sabato 22 ottobre 2011

I SEGRETI DI LEONARDO DA VINCI



Joackinder presenta:

DAL CANNONE MITRAGLIA
CHE SPARAVA PALLE DI FERRO
. . .

ALLE PALLE SEGRETE
NASCOSTE 
NEI SUOI DIPINTI E DISEGNI
CON UNA PREMESSA:

Il nome LEONARDO non esisteva nella etimologia corrente dei nomi di battesimo. C'é chi ipotizza che il nome LEONARDO derivi dal nome LEONE seguito dal predicato DI NARDO', una cittadina importante del Salento, lo sapevate ?

Ma c'é qualcosa che certamente ancora non sapevate: sopra le Alpi Apuane, sulla strada dell'Abetone che collega Massa Carrara con Modena, nell'alto medioevo esisteva il Marchesato di Vaglio. Questa nobile famiglia la ritroviamo a Nardò in provincia di Lecce, colà i Vaglio giunsero nel tardo 1400 al seguito della Corte spagnola allorquando il Re di Spagna chiamò a raccolta a Lecce tutti i suoi "avogadri" (notai e consiglieri). E' riconosciuto che nel ramo di questa famiglia vi é una spiccata attitudine alla scultura, al disegno ed alla pittura oltre che ad una propensione all'architettura. Quasi tutti i discendenti erano o sono mancini ed il nome Leone e Nicola sono ricorrenti nella prosapia dei Vaglio.

La "Mater" primigena del ramo dei Vaglio di Nardò, fu un'ebrea sefardita e convertita al cattolicesimo, della famiglia De Benedictis. Occorre ricordare che anticamente la scrittura ebraica utilizzava la mano sinistra (poiché l'Aramaico si scrive da destra verso sinistra) e da ciò dipende geneticamente il mancinismo.

LEONARDO DA VINCI potrebbe essere discendente di una famiglia ebraica che la diaspora portò prima in Spagna e poi in Italia?

Indice dei seguenti argomenti:

1) La soluzione del rebus di Leonardo da Vinci:  "Tremo nel foco"

2) La soluzione del millenario segreto del "Calice del Graal", scoperto da Leonardo da Vinci il quale mantenne il segreto per obbedienza a Francesco I° Re di Francia.

3) La scoperta dell'immagine criptata nel neo sulla gota dell'autoritratto di Leonardo da Vinci.

4) La scoperta dei disegni criptati nella barba del disegno di Leonardo da Vinci "Cristo preso per i capelli" esposto alla Galleria degli Uffizi di Firenze.

5) La scoperta della tavola lignea dipinta da Leonardo da Vinci: "San Michele che giudica le anime con una pesa esatta, secondo il progetto di Leonardo".

6)  La scoperta del volto giovanile di Leonardo nel "Codice degli Uccelli", identico al suo volto anziano nel suo celebre autoritratto.

7)  Il ritrovamento della fotografia dagherrotipica dell'autoritratto di Leonardo, in un cabreo dotazionale. L'enigma da risolvere circa la provenienza del disegno dell'autoritratto di Leonardo.


E PER FINIRE... UN  "TESTIMONIAL" D'ECCEZIONE


8) Il ritrovamento nel cabreo della fotografia dell'autoritratto di Sandro Botticelli anziano, quand'era ridotto in povertà. 


1 - IL REBUS

Leonardo da Vinci scriveva in modo speculare, con verso sinistrorso, in modo che occorresse leggere i suoi scritti disponendo di uno specchio. Ciò prova la sua propensione a nascondere i suoi segreti, non certo con un metodo di crepitazione così facile da intuire. 

Egli nascose invero i suoi segreti anche in forme meta-letterali, componendo anagrammi e rebus divertenti e non eccessivamente difficili da decifrare

Risolviamo ad esempio questo suo rebus:

TREMO NEL FOCO
=
T RE MO NEL FOCO
=
T RE OM NEL FOCO
=
T = tau = il segreto di Dio
+
RE = il Re di Davide
+
OM = sua essenza
+
NEL FOCO = luogo dove la si trova

IN QUALE FUOCO?

Non certo in quello dell'inferno.

Ma nel FUOCO OTTICO !

Quale fuoco ottico?

Elementare Watson! 

NEL FUOCO OTTICO DEL CALICE DEL GRAAL




2 - IL SEGRETO DEL GRAAL

Quando Leonardo scoprì le immagini invisibili, poiché infrarosse prodotte dalla illuminazione della superficie vitrea del calice del Graal mediante i raggi infrarossi emesse dalla carbonella ardente del braciere, per cui l'immagine dela Madonna sarebbe stata foto-impressa per riflessione nel vetro foto-sensibile  (vetro ferroso reso foto-sensibile mediante i vapori di ioduro d'argento prodotto da una tazzina d'argento contenente acqua salata, tenuta vicino al braciere, per cui a 60° il sale attacca l'argento - che diviene nero - producendo i vapori di ioduro d'argento necessari per foto impressionare la superficie del vetro ferroso come fosse una pellicola fotografica), esultò di gioia e comprese di aver riscoperto l'antico metodo fotografico conosciuta 2000 anni prima di Cristo (l'antica scienza detta "CATOTTRICA cinese").


Leonardo si rese conto che il particolare vetro del Calice del Graal non avrebbe potuto essere costituito che da silicati e da polveri di ferro e di quarzite d'uranite, la mitica e segreta "pietra filosofale" avente proprietà che solo ora conosciamo come radioattive. Se la caratteristica ferrosa del vetro fosse stata utile per foto-impressionarne la superficie, la polvere della pietra "filosofale" avrebbe invece consentito di rendere visibili le immagini altrimenti invisibili all'occhio umano.

Sarebbe bastato esporre ll calice al sole forte di mezzogiorno, magari ponendolo all'interno di un catino di argento, così da riflettere i raggi del sole sulla superficie del calice, mettendo in pratica lo "specchio ustorico" secondo il principio di Archimede.

Il Prof. Zichichi, eminente fisico, ci confermerebbe che i fotoni di luce, allorquando colpiscono gli elettroni che ruotano attorno ad atomi di materia radioattiva, eccitano tali elettroni i quali cambiano di stato, o meglio vanno in "stato di SPIN" per cui cambiano verso di rotazione ed emettono luce!

Questo fenomeno fisico, affatto miracolistico, renderebbe il calice di vetro fortemente luminescente qualora il "bombardamento fotonico" concentrato dalla superficie riflettente interna del catino perdurasse per alcune ore.

IL CALICE DEL GRAAL, GRAZIE AI RAGGI SOLARI,
SI TRASFORMA IN UN PROIETTORE LUMINOSO
SULLA FREQUENZA EMESSA DALLA QUARZITE D'URANITE:

LA FREQUENZA VERDE BATTE L'INFRAROSSO
E RENDE VISIBILE CIO' CHE ERA INVISIBILE !

Dopo 500 anni dalla scoperta 
che Leonardo da Vinci
tenne gelosamente segreta,
la medesima scoperta 
é stata fatta da Joackinder
com'era stato previsto
da Nostradamus ...

Umberto Joackim Barbera ed il veggente Nostradamus

IL SEGRETO DEL CALICE DEL GRAAL :
Dicevano ch'era "La Gioconda"...
Ma non vi pare di aver già visto
questo Santo Volto?
"Salvator mundi"
di Leonardo da Vinci

Ma quale altro metodo sarebbe stato scoperto da Leonardo allorquando indagò le leggi della catrottica e dell'ottica?


3 - IL SEGRETO DEL NEO SULLA GOTA


LEONARDO APPLICO'
LA CRIPTAZIONE LENTICOLARE
A FUOCHI PROGRESSIVI ?
Joackinder vi propone questa sua straordinaria scoperta:


Nel celebre "autoritratto" di Leonardo
la sua gota destra 
(la sinistra per chi osserva) 
é illuminata da una fonte di luce, 
salvo una piccola area rossa
vicino al suo orecchio.

Che sia una macchia detta "rosatea"
che viene agli avvinazzati?
Oppure una "angioma" violacea?
Oppure…

Joackinder ebbe una idea  
balenatagli luminiosa
ed improvvisa:


Prese un telefonino cellulare provvisto della opzione ZOOM
("zoom 1, 2, 3, 4" progressivo)
e fotografò l' "autoritratto" di Leonardo
ripreso da una fotografia d'archivio.


Joackinder lascia a voi 
il piacere della sorpresa: 

zoom 1

zoom 2


Mettendo a fuoco lo zoom 3 ed infine con lo zoom 4, potrete scoprire ciò che già si intravede nelle ombre di queste due immagini, delineando i contorni. . .

Vedrete anche voi 
una scena della Sacra Famiglia ? 
Coraggio ...
 mirate mettendo a fuoco...
 
oppure mettendo fuori asse l'immagine:


La freccia indica l'immagine 
della Madonna con bambino?


Potreste ancora essere dubbiosi 
delle scoperte di Joackinder, 
pertanto potrete ora ammirare 
il disegno di Leonardo da Vinci titolato 
"Cristo preso per i capelli" 
esposto alla Galleria degli Uffizi di Firenze e pubblicato:
(titolo edulcorato per non dire "preso per la barba")


4 - IL SEGRETO NELLA BARBA


(riproduzione parziale del volto)


Mirate non ai capelli ma alla barba 
ruotando il volto del Cristo!

Nella barba l'immagine
di un uomo a dorso d'asino?

Infine ingrandendo i peli della barba . . .


La scena della deposizione di un corpo…


TUTTO CIO' APPARE IN MODO INDEFINITO ?

SECONDO VOI MERITEREBBE CHE UN COMITATO DI ESPERTI

APPROFONDISSE LE SCOPERTE DI JOACKINDER ?


Se non voleste dare una mano a Joackinder
lanciategli almeno una ciambella con due buchi, 
ed egli cercherebbe di prenderla a volo !


PROSSIMAMENTE
SE CI FOSSE UNA GRANDE RICHIESTA
JOACKINDER
PUBBLICHEREBBE:


5 - IL SEGRETO DELLA BILANCIA ESATTA

LA SEGRETA TAVOLA 
DI LEONARDO DA VINCI

CHE FU CUSTODITA 
DA FRA' SEBASTIANO DEL PIOMBO

San Michele




pesa le anime dei morti
con l'invenzione di Leonardo


IL BILANCINO CORRETTORE 
DELLA ROTAZIONE DEL POLSO

in modo che non vi possano essere 
errori involontari di pesa
da parte dell'arcangelo Michele
quando debba pesare le anime
e giudicarle se meritevoli
del paradiso, purgatorio od inferno!


giù all'inferno !

oppure sù in paradiso!


Una invenzione che fu applicata
anche per correggere 
la rotazione del corpo dell'uccello
(non cavernoso ma piumato)
nel battito delle ali,
disegnato  nel "Codice degli uccelli"...


col medesimo principio
 di quello della bilancia
tenuta in mano da San Michele !

Joackinder
si riserva di approfondire
l'argomento per voi,
se adeguatamente incentivato.


( ° ^ * )


6 - IL SEGRETO DEL VOLTO GIOVANE




   Nel "Codice degli uccelli" di Leonardo
scoperto il suo volto giovanile!




7 - IL SEGRETO DELLA PROVENIENZA DELL'AUTORITRATTO


...contemporaneamente
in una soffitta di una casa di Sciolze
(paese che si trova a km. 22 da Torino)
dove fu ospite dal 1969 al 2013
 Umberto Joackim Barbera
e dove nel 1800
(primo attendente di Campo del Re d'Italia 
e Comandante della Scuola Militare d'Applicazione) 
viene scoperta in un "Cabreo
una fotografia ottocentesca 
tratta dalla Dagherrotipia
dell'autoritratto di 


Pagine del Cabreo:



 Isabella d'Este (1474-1539)
clicca per saperne di più

Isabella d'Este 
disegno di Leonardo


e per finire…. un testimone !


8 -  L'AUTORITRATTO DI BOTTICELLI


La foto del ritratto d'un anziano,
ritrovata nel cabreo, 
porta alla scoperta del volto
di Sandro Botticelli anziano!


Ritratto di Botticelli anziano


Sandro Botticelli giovane
(particolare da "L'Adorazione dei Magi")
Nota il sesto personaggio !
^
Sandro Botticelli in età matura




Sandro Botticelli anziano 
disegno autoritratto (+1510)

"CHE LE SCOPRA TUTTE LUI ?"

Una breve ricerca di Joackinder su Wikipedia, l' enciclopedia multimediale aperta a tutti, ha dato questi risultati che consentono di ipotizzare da dove provenga il cabreo ritrovato, contenitore della fotografia dell'autoritratto di Leonardo da Vinci:

1) L'autoritratto di Leonardo fu venduto nel 1840 al Re di Sardegna dall'antiquario Volpato di Riva di Chieri il quale sostenne di averlo trovato ed acquistato in Inghilterra, forse per non dire da dove veramente provenisse?

2) Un nipote dell'antiquario Volpato (figlio di sua sorella) fu un certo Gastaldi, divenuto Arcivescovo di Torino.

3) Un fratello dell'Arcivescovo, fu il Gastaldi fondatore del CAI (Club Alpino Italiano) e geografo delle Alpi (alcuni rifugi alpini sono dedicati a lui).

4) Il Generale Celestino Sachero, nella cui casa é stato ritrovato il cabreo, fu attendente di campo del Re d'Italia e Comandante della Scuola di Applicazione militare di Torino, oltre che docente di tecniche di artiglieria alpina, quindi in contatto col Gastaldi geografo delle Alpi.


^
Busto  dedicato  dal Comune di Sciolze 
al  concittadino Gen. Celestino Sachero
in Via Sachero (ex Scuole elementari)



5) Nella rilegatura del cabreo vi sono applicati come rinforzo dei fogli stampati a colori con un testo evangelico in lingua latina.


Interno della fascia di rilegatura


IPOTESI CONCLUSIVE:

Secondo Joackinder delle due l'una:

1- se il  cabreo ritrovato avesse provenienza ecclesiastica (per ipotesi dall'Arcivescovado di Torino), sarebbe quanto meno coevo alla data di vendita del disegno di Leonardo al Re di Sardegna (1840). Successivamente insediatosi l'Arcivescovo Gastaldi, questi probabilmente era a conoscenza della vendita del disegno di Leonardo effettuata da suo zio Volpato al Re di Sardegna (Savoia). Il cabreo fotografico avrebbe quindi dimostrato che il disegno di Leonardo non provenisse dall'Inghilterra ma da una dotazione ecclesiastica e ciò avrebbe giustificato il suo occultamento con la distruzione della prima pagina e della copertina.

2- se il cabreo ritrovato avesse invece provenienza dalla nobile famiglia Gonzaga-Medici per una dotazione ad un Ordine Cavalleresco, si potrebbe arguire che il ritrovamento del disegno in una scatola da scarpe nell'archivio della Biblioteca Reale di Torino possa essere giustificato da una sottrazione del disegno di Leonardo alla custodia di tale Ordine (di costituzione magari Reale), per essere oggetto di una vendita "dissimulata" al Re di Sardegna il quale, ripensandoci, avrebbe voluto riprenderselo?   

Lasceremmo agli esperti e Curatori della Mostra del disegno di Leonardo al Castello di Venaria Reale (Torino), se esporre il cabreo ritrovato senza risolvere l'imbarazzante enigma?


Ad incominciare dal piccolo marchio presente sulla fotografia. Fu impresso dal fotografo o dalla Biblioteca Reale e quando?


Timbro identificativo del fotografo BAUM
apposto nell'angolo in basso a sinistra
della foto-riproduzione dell'autoritratto 
di Leonardo da Vinci


:-))

A seguito della pubblicazione di questo scritto "on-line" su blogger segnalato da Twitter e da Facebook, il disegno noto come"l'autoritratto di Leonardo da Vinci" é stato trasferito sotto scorta del Nucleo dei Carabinieri per la tutela del Patrimonio, dal Castello di Venaria (Torino) dov'era esposto al pubblico, ad un Laboratorio di restauro di Roma dove, per circa due anni. é stato  sottoposto ad interventi di restauro oltre che ad indagini foto-tecniche supplementari al fine di avvalorare le scoperte annunciate. Ora é tornato a Torino mentre un silenzio stampa é sceso su questo blog, pubblicato a cura della Newtel srl di cui sarà amministratore unico Umberto Joackim Barbera fino alla sua naturale chiusura.

Diritti di riproduzione riservati
alla Newtel srl, società web-editrice
per le scuole di ogni ordine e grado.


CS: € 10.100,00= i.v. - CCIAA Torino
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